Francesco Pianelli

Ipocrisia dell’uomo comune

Il primo articolo del blog Bosco Che Ulula: un appuntamento fisso, uno spazio di condivisione in cui troveranno spazio riflessioni, aneddoti, riflessioni e – perché no – anche laboratori interattivi e tutorial di educazione ambientale.

È da molto che mi chiedono di poter scrivere una serie di articoli sull’educazione ambientale, ed oggi eccomi finalmente qui, a parlare dell’ipocrisia dell’uomo comune!

Il primo articolo del blog Bosco Che Ulula: un appuntamento fisso, uno spazio di condivisione in cui troveranno spazio riflessioni, aneddoti, riflessioni e – perché no – anche laboratori interattivi e tutorial di educazione ambientale.

Partiamo allora da una frase forte:

Parlare di ambiente OGGI… È di moda!

Ogni volta che esce l’argomento però, le responsabilità si spostano su governi, sulle grandi imprese e sull’alta finanza.

È sempre colpa dei poteri forti, non è così?

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È forse questa l’ipocrisia dell’uomo comune: i poveri consumatori che subiscono apparentemente inermi le decisioni altrui.

Quasi impotenti dinnanzi al cambiamento climatico in atto e alle scelte scellerate di chi dovrebbe contrastarlo con ogni mezzo possibile.

A conferma di ciò, voglio riportarti una citazione tratta da un post che in questi giorni sta circolando sui social network:

” Un mondo di pazzi.

Vai elettrico, sistema la tua spazzatura, metti un maglione e riscalda fino a 19°, ottimizza i tuoi chilometri, cammina per il clima… . .

Perché dobbiamo risparmiare per la comunità mentre:

– I giochi olimpici invernali si sono tenuti a Pechino sulla neve artificiale.

– In Francia, le località sciistiche illuminano le piste fino a mezzanotte in modo che gli “alzati tardi” possano sciare di notte.

– Lufthansa effettua 18’000 voli “vuoti” per mantenere le sue slot.

– La maggior parte delle grandi partite di calcio si svolgono di sera sotto i mega riflettori che consumano tutto!

– Gli 8 nuovi e giganteschi stadi di calcio chiamati ad ospitare la Coppa del Mondo in Qatar sono climatizzati (in un deserto! )

– Centinaia di camion girano per portarci frutta e verdura dalla Spagna mentre i prodotti regionali vanno nella spazzatura o investiti dalle ruspe.

– La nave più grande del mondo: Wonder of the Seas trasporterà 7000 passeggeri, 2300 membri dell’equipaggio e girerà il mare.

– Circa 3’500 portacontainer circolano nel mondo e ciascuno consuma 280’000 litri di carburante per 1’000 km.

– I miliardari si offrono viaggi spaziali in condizioni “astronomiche”

– E… Nel frattempo, “PER IL BENE DELL’ECOLOGIA” vieteremo la guida di un’auto diesel o a benzina un po’ vecchia a chi non può permettersi di cambiare auto e che deve usarla per andare a lavorare e consiglieremo di abbassare il riscaldamento di 1°!

Chi vogliamo prendere in giro? “

Maleno Montagnani

Ciò che l’autore scrive è innegabile.

Come innegabili sono le responsabilità.

ipocrisia dell'uomo comune
Ipocrisia dell’uomo comune

Ecco l’ipocrisia dell’uomo comune.

Le responsabilità di cui sopra, non ricadono sui “potenti”, bensì su ognuno di noi…

Con questo articolo non è mia intenzione puntare il dito contro alcuno.

Ciò che vorrei come educatore ambientale, è cercare di far capire a chiunque abbia a cuore le sorti del nostro pianeta, come cercare di essere più sostenibili nella vita di tutti i giorni.

Con azioni singole, concrete.

La consapevolezza sulle tematiche ambientali non è innata, e anch’io ho dovuto IMPARARE e SCEGLIERE.

Scegliere ciò che reputo una condizione migliore per me e l’ambiente. 

Dire che le nostre scelte ambientali sono inutili, quando si costruiscono stadi climatizzati nel deserto, viaggi a vuoto di aerei o navi da crociera grandi quanto un paese è riduttivo.

Siamo noi i consumatori che guarderemo le partite in Qatar, siamo noi che amiamo le crociere e siamo sempre noi che viaggiamo in aereo cercando l’offerta migliore per risparmiare soldi e tempo.

La soluzione non sta nello smettere di vivere, ma approcciarsi a scelte consapevoli.

Possiamo in un certo senso dire che la consapevolezza è il primo passo.

Un passo che noi dell’Associazione Bosco Che Ulula vogliamo fare assieme a te.

Cercheremo ogni mese di affrontare in questo blog un argomento diverso: per darti consigli utili per migliorare la vita straordinaria che ognuno di noi vive.

Per spronarti a cercare risposte concrete ed adattare le soluzioni che proponiamo in base alle tue esigenze ed al tuo stile di vita.

Siamo certi che gli assolutismi non esistono, così come non esiste una sola via per essere in armonia con la nostra bellissima madre terra.

Francesco
Presidente Associazione Bosco Che Ulula

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